Dal giorno in cui ho deciso di lasciare la comoda poltrona dell’ufficio per appagare il mio desiderio di creatività è passato tanto tempo, più di vent’anni ormai…ma non ho mai smesso di imparare. Sono sempre alla ricerca di nuovi progetti, per dare ad essi forma, ma soprattutto per provare nuove emozioni.
Anni di sacrifici, di notti in bianco con l’adrenalina a mille perchè il giorno dopo c’erano loro… gli sposi!
E tutto doveva essere perfetto.
Ma a volte era troppo caldo, ed i fiori come le peonie o le ortensie non ne volevano proprio sapere di stare belle dritte; bisognava spuntare il gambo e nebulizzarle con acqua fresca quasi ogni ora.
Altre volte invece i lilium erano troppo chiusi e non davano la resa sperata; la sposa si immaginava l’allestimento con il fiore del lilium che, una volta sbocciato, avrebbe donato ricchezza alla composizione… cosa avrebbe pensato vedendo questi fiori in boccio? Ricordo bene tutte le immersioni nell’acqua calda sperando che Madre Natura facesse il suo corso!
E la prima volta che ho fatto un bouquet con il muscari ? Ne avevo ordinati 50 steli e quando li ho avuti fra le mani, così fragili e così piccoli, ho capito subito che per fare un bel bouquet ne occorrevano almeno il doppio! Allora mi sono aiutata con la fantasia: anzichè unire fiore contro fiore ho creato tanti mazzetti alternati a ciuffetti di lavanda (solo la parte verde naturalmente!)… ricordo che alla sposa piacque moltissimo.